Nasos Vaghenàs
Ballata dell’amante insicuro
 Scrivere il tuo nome sopra i vetri
 appannati,
 attendere in stazioni dove hai atteso
 per ore,
 son cose che non danno né gioia
  né dolore.
 Suono azzurro, ancestrale, altissimo
 profumo,
 la tua voce scintilla come lacrima
  angelica.
 Ma il mio amore è l’amore degli Otelli.
 E quando mi rinfòcola e quando mi
 addormenta,
 rabbrividisco e vedo innanzi Iago.
 Mi dico: lega i giambi con lo spago.
 Le poesie sono fiori molto esili,
 nutriti dalla cònsona tristezza.
 E l’ira, se si accumula, li spezza.
Traduzione di Filippomaria Pontani
Poesia n. 203 Marzo 2006
 Nasos Vaghenàs
 Ballate oscure
 a cura di Filippomaria Pontani
 Crocetti Editore 2006
 
      
