Samšad Abdullaev

Il lago

Un bisbiglio meridionale brulica attorno:
sei mio. Regge ancora
il mondo, non lo lascia… Un cane corre,
e una pietra rossa ha scintillato dietro.
Hai detto: il Sacro cuore,
quasi uscisse dalle labbra una scura pesantezza,
e un libro è caduto accanto alle sedie
intrecciate. Dice:
nella nuda indeterminatezza si annida
il caos – così
il polveroso mezzogiorno riempie la camera
sino al millimetro; lentamente, lentamente.
Una ragnatela, uno strattone, una riva deserta.

Traduzione di Paolo Galvagni


Poesia n. 247 Marzo 2010
Samšad Abdullaev
La poesia a Fergana
a cura di Paolo Galvagni
Crocetti Editore 2010


COOKIES E CONDIZIONI D'USO DEL SITO
Questo sito utilizza solo cookies tecnici e analitici, anche di terze parti, al fine di offrire un servizio migliore agli utenti.
Per maggiori informazioni sui cookies accedi alla nostra Cookie Policy.
Dichiaro di aver letto e di accettare integralmente le Condizioni d’Uso del Sito.