Hart Crane

Giardino astratto

La mela sul suo ramo è il desiderio
di lei, – sospensione lucente e mimica del sole.
Il ramo le ha tolto il respiro, e la sua voce,
nell’inclinarsi e levarsi su di lei di ramo in ramo,
articolata sordamente ecco le annebbia gli occhi.
Lei prigioniera dell’albero, delle sue dita verdi.

Giunge così a sognare d’essere divenuta albero, col vento
che la possiede e intreccia le sue vene giovani,
la stringe al cielo e al suo rapido azzurro, annegando
la febbre delle mani nella luce
del sole. E non c’è in lei memoria, paura né speranza,
oltre l’erba e le ombre distese ai suoi piedi.

Traduzione di Roberto Sanesi

Poesia d’amore del Novecento
a cura di Angela Urbano
Kylix 6
Crocetti Editore 2006


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