Rita Dove

Cavallo e albero

Chiunque sia qualcuno vuol essere un albero –
o cavalcarne uno, i capelli spumati dal vento.
È per questo che hanno inventato i cavalli, e le selle
sono state equipaggiate con singolari stelle.

È per questo che intrecciamo le loro ruvide criniere
come fossero bambini, per questo accade che i bambini
all’inizio abbiano paura di una giostra, per il modo in cui
si ostina a dire che la vita è tonda. No,

rispondiamo: c’è la musica, ma poi si ferma;
il bello sempre sale e sempre scende.
Li chiamiamo, e i bambini in coro: Ancora, ancora.
Nell’albero la linfa luminosa ascende
.

Traduzione di Federico Mazzocchi

Poesia n. 314 Aprile 2016
Rita Dove. L’imprevedibile esattezza della grazia
a cura di Federico Mazzocchi

 

 

 

 


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