Maria Grazia Calandrone
Arietta dei bambini
 L’aria, la prima
 che hai respirato, era aria di marzo e di mattina.
 Il sole
 ardeva quieto nella sua onda
 dalla finestra grande perché grande
 era il cuore
 e disinteressato
 come il sole che appoggia la sua luce sulle acque
 del fiume
 e naviga chiaro
 fino al mare
 dove lo spazio è tutto attraversato
 da fischi di gabbiani e piú niente
 fa male. È bello custodire
 l’aria nuova sul viso di chi nasce, con mani
 umane conservare
 sacro il sacro, fare l’aria piú chiara dove tocca
 il cuore, perché il cuore sia semplice e leggero
 come un aquilone
 e altre cose che vanno dalla terra al cielo.
 Bello è dire farò quello che posso
 e piú di me, come tutte le altre sulla terra: prendi,
  vita
 dalla mia vita
 la tua innocente libertà.
 13 ottobre 2008 
  
 
 Maria Grazia Calandrone
 Sulla bocca di tutti
 Crocetti Editore 2010
 Novità
 in libreria a metà Maggio  
 
      
