Karl Kraus

San Silvestro 1917

L’anno vecchio è affondato inerme
e dallo scannatoio sorge il nuovo.
I bei tempi sono infami?
E la vergogna non frena il corso degli anni?

Un orecchio timoroso ascolta lontano:
solo di tanto in tanto si sente tremare la terra.
Ma imperturbabili passano i tempi
su questo sogno peccaminoso.

Passano con i lunari,
continuando nel nuovo anno l’usata attività:
si congedano dagli assassini dell’umanità,
buon anno augurando ai profanatori del creato.

Traduzione di Gio Batta Bucciol


Poesia n. 329 Settembre 2017
Karl Kraus. La parola malata
a cura di Gio Batta Bucciol

 

 


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