Kjell Espmark

Voi non potete raggiungermi
anche se un blocco di ghiaccio
mi ha risparmiato per il vostro tempo.
Voi chiedete. Chi eri tu?
Cosa pensavi? Chi amavi?
Proprio ciò che mi sono chiesto anch’io.
Tutto ciò che sapete è il mio ultimo pasto:
carne secca di capra e noci.
Ma l’ultima cosa che mangiai forse era neve.
Quando ero stato vinto dalla tempesta
e avevo perso sensibilità a mani e piedi
accadde l’unica cosa che ricordo:
una donna si piegò su di me
dove giacevo piegato sul sentiero –
una straniera che mi pareva
di aver sempre conosciuto.
Brancicai attraverso di lei.
Il suo volto bruciava, non lo raggiunsi.
Rimase da me
mentre il mondo si restringeva
in un blocco di ghiaccio.

Traduzione di Enrico Tiozzo


Poesia n. 210 Novembre 2006
Kjell Espmark
La poesia delle voci del passato

a cura di Enrico Tiozzo
Crocetti Editore 2006


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