Tomas Tranströmer
Una notte d’inverno
 La tempesta poggia la sua bocca alla casa
 e soffia per emettere un suono.
 Dormo inquieto, mi giro, leggo
 il testo della tempesta assopita.
 Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio
 e il temporale mugola per lui.
 Entrambi amano le lampade che dondolano.
 Entrambi sono a metà strada dal linguaggio.
 La tempesta ha mani infantili e ali.
 La carovana si lancia verso la Lapponia.
 E la casa avverte la sua costellazione di chiodi
 che tiene insieme le pareti.
 La notte è immobile sul nostro pavimento
 (dove tutti i passi attutiti
 riposano come foglie affondate in uno stagno)
 ma fuori infuria la notte!
 Sul mondo passa una piú grave tempesta.
 Poggia la sua bocca alla nostra anima
 e soffia per emettere un suono – temiamo
 che la tempesta soffiando ci svuoti.
Traduzione di Maria Cristina Lombardi
Tomas Tranströmer
 Poesia dal silenzio
 a cura di Maria Cristina Lombardi
 Crocetti Editore 2001
nuovamente disponibile
 
      
