Guy Goffette
II
 Amore, dicevi. Io sentivo limitari,
 ginestre, passerelle. I tuoi occhi resistevano.
 Tuttavia c’era una soglia da varcare,
 sommergere il corpo e che l’amore sia d’acqua
 viva e non come qui un lago in cui si aggirano
 pesci e annegati, il cielo, le nuvole
 le belle promesse. Resta, dicevi.
 Io vedevo morire gli uomini alle barriere
 battere come un blu infranto dall’uragano
le loro braccia impazzite, le loro ali d’Icaro.
Traduzione di Gio Batta Bucciol
 Poesia n. 289 Gennaio 2014
 Guy Goffette. Alla ricerca delle parole definitive
 a cura di Roger Grénier e Gio Batta Bucciol
 
      
