Roberto Roversi
 Da L’Italia sepolta sotto la neve
 (Parte quarta, Le trenta miserie d’Italia)
XII.
  La miseria della misera Italia numero
 dodici
 la testa in fiamme la sterpaglia
 della festa dei pensieri paglia che
 avvampa brucia fra braci di fumo.
 Si consumano notizie mescolate al ricordo
 di vecchie età
 l’armamentario sul carro della vita
 in corsa
 è spazio di fresca primavera.
 Altrove polvere sollevata dall’auto nella
 strada di campagna
 odora di mele mentre il merlo s’allontana
 stride forte a filo dell’erba lungo il mare
 siepi siepi siepi di oleandri abbandonati e
 pini scavezzati dai venti secolari
 camminano a terra.
 Può la morte ordire il suo acuminato
 massacro
 ridurre in cenere il delfino
 il vascello in fuoco
 la sovrastante nuvola in ciclone e
 travolgere la vita?
 Il fervore trascinato in gorgo
 l’esistente in un attimo è scomparso
 giovinezza è il ricordo poi sull’occhio
 chiuso
 del cielo interminabile di tetti
 e alla fine dimenticare la tomba
 dei vecchi eroi?
 Quante primavere gli uomini fuggitivi
 abbandonano alle giovani ali che
 arrivano portate dal garbino?
 Si può considerare l’opportunità
 di non rassegnarsi
 bruciare il carro del vincitore
 anche le nostre bandiere.
 Per favore.
  Poesia n. 198 Ottobre 2005
 Roberto Roversi
 Poesia al fuoco della Storia
 a cura di Daniele Piccini
 Crocetti Editore 2005