Derek Walcott

Questa pagina è una nuvola tra i cui margini sfrangiati appare
a tratti un promontorio di monti che si nasconde fin quando
a venir fuori dall’azzurro sgombro di nubi sono i solchi
del mare e poi, tutt’intera, l’isola che dà il nome a se stessa,
i suoi bordi color ocra, le vallate che affondano nell’ombra
e lo zigzag della strada che cuce insieme i villaggi dei pescatori,
il bianco dei marosi che si gonfiano in silenzio lungo la costa,
là dove una fila di gabbiani in formazione è sfrecciata
dentro il porto
che si spalanca davanti a una città senza suono, le cui strade,
come succede con il foglio stampato che non riuscivi
a leggere,
avvicinandosi diventano più grandi, un rimorchiatore, due navi
da crociera, golette e ataviche canoe, mentre lentamente
una nuvola
passa sopra la pagina che ridiventa bianca e il libro si conclude.

Traduzione di Luigi Sampietro


Poesia n. 247 Marzo 2010
Derek Walcott
Aironi bianchi
a cura di Luigi Sampietro
Crocetti Editore 2010


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