Charles Tomlinson
A mia figlia
 “Le famiglie” dico, sapendo che non è
 la parola giusta, “sono belle”.
 “Le famiglie belle”, rispondi, aggiungendo
 all’aggettivo scontato un po’ di sale,
 “sono belle”. Ma volevo dire quanta strada
 noi (famiglia itinerante) abbiamo fatto
 dal giorno che son sceso portandoti a cavalluccio
 in quel canyon dell’Arizona con il suo torrente
 che indugiava ampio e lento sotto di noi;
 poi è stato il Susquehanna col suo corso regolare;
 e ora la rapida corrente del Severn ricorda
 che il tempo non si ferma, anche se la figlia
 che tu tieni per mano a me sembra
 la stessa bambina che portavo in Arizona.
 No – hai ragione – belle non va.
 Ma solo una famiglia può rivisitare
 il tempo a questo modo: i legami di sangue
 ci radicano nello spazio, non immobili come alberi,
 ma egualmente soggetti alla terra, al tempo, al clima,
 le nostre dimore e storie legate come in rima.
Traduzione di Massimo Bacigalupo
   Poesia n. 338 Giugno 2018
 Tradurre: routine e rivelazione
 a cura di Massimo Bacigalupo
 
      
