Seamus Heaney

Metropolitana

Eravamo là a correre per il tunnel a volta,
Tu davanti col cappotto nuovo da viaggio
affrettandoti
Io dietro come un dio veloce cercando
di raggiungerti
Prima che ti trasformassi in un giunco

O in uno strano fiore bianco screziato
di cremisi
Mentre il cappotto sventolava selvaggio
e i bottoni
Uno dopo l’altro saltavan via lasciando
una traccia
Fra la Metropolitana e l’Albert Hall.

Luna di miele, a lume di luna, tardi
per il concerto,
I nostri echi muoiono in quel corridoio
e adesso
Io scopro come fece Hänsel le pietruzze
di luna
Ripercorrendo il sentiero, raccogliendo
i bottoni

Per finire in una stazione illuminata e
ventosa
Coi treni ormai partiti, il binario bagnato
Nudo e teso come me, attento solo
a captare
I tuoi passi, e dannato se guardo indietro.


Seamus Heaney
Station Island

a cura di Gabriella Morisco
traduzioni di Gabriella Morisco e Antony Oldcorn
Arnoldo Mondadori Editore 1996


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