Forugh Farrokhzad

Saluterò di nuovo il sole

Saluterò di nuovo il sole
E quella corrente che in me fluiva
e le nubi come i miei lunghi pensieri
e la crescita dolorosa dei pioppi
nel giardino
che vivevano con me aride stagioni
e gli stormi dei corvi
che la notte mi portavano in dono
il profumo dei campi notturni
e mia madre, vissuta in uno specchio,
immagine della mia vecchiaia
e la terra
che il desiderio di ripetermi
riempiva il suo ventre caldo
di verdi semi,
saluterò di nuovo

Vengo, vengo
con la continuità degli odori sotterranei
nei capelli
con le dense esperienze dell’oscurità
negli occhi
con i cespugli di bosco
colti oltre il muro

Vengo, vengo
e la soglia si riempie d’amore
e io, sulla soglia
saluterò di nuovo coloro che amano
e la ragazza
che ancora sta là,
sulla soglia ricolma d’amore

Poesia n. 197 Settembre 2005
Forugh Farrokhzad
“È solo la voce che resta”
a cura di Faezeh Mardani
Crocetti Editore 2005


COOKIES E CONDIZIONI D'USO DEL SITO
Questo sito utilizza solo cookies tecnici e analitici, anche di terze parti, al fine di offrire un servizio migliore agli utenti.
Per maggiori informazioni sui cookies accedi alla nostra Cookie Policy.
Dichiaro di aver letto e di accettare integralmente le Condizioni d’Uso del Sito.