Sofija Parnok

Scorgere d’un tratto in un’altra anima
Lo stesso orrore, la stessa notte, –
Ah, no! No, non ti immalinconirai
Per la mia ebbra malinconia.
Che bello vederti tubare,
Come una colomba, sotto la mia mano!

Tu riscaldi le piume, come al sole…
E non ti brucerà il mio fremito,
Il mio spirito oscuro sfrecci accanto,
Senza sfiorare la tua anima,
E nella mia ora mortale l’orecchio
Colga quale ultimo suono il tuo bisbiglio.

Traduzione di Paolo Galvagni

Poesia n. 316 Giugno 2016
Sofija Parnok. Il demone forsennato
a cura di Paolo Galvagni

 

 

 

 


COOKIES E CONDIZIONI D'USO DEL SITO
Questo sito utilizza solo cookies tecnici e analitici, anche di terze parti, al fine di offrire un servizio migliore agli utenti.
Per maggiori informazioni sui cookies accedi alla nostra Cookie Policy.
Dichiaro di aver letto e di accettare integralmente le Condizioni d’Uso del Sito.