Archibald Randolph Ammons

Così dissi Sono Ezra

E così dissi Sono Ezra
e il vento mi sferzò la gola
inseguendo i suoni della mia voce
Ascoltai il vento
passarmi sulla testa e nella notte
Rivolgendomi al mare dissi
Sono Ezra
ma non venivano echi dalle onde
Le parole erano ingoiate
dalla voce della spuma
oppure balzando sui frangenti
si perdevano nell’oceano
Nei campi sbiancati e rotti
mi avviai e staccandomi dal vento
che strappava pagine di sabbia
dalla spiaggia e le gettava
come brume marine sulle dune
oscillai come se il vento mi portasse via
e dissi
Sono Ezra
Come una parola troppo ripetuta
cade fuori dall’essere
così io Ezra uscii nella notte
come un refolo di sabbia
e caddi nell’avena ventata
che si aggrappa alle dune
di mari dimenticati Traduzione di Paola Loreto

Poesia n. 277 Dicembre 2012
Archibald Randolph Ammons. L’angelo storpio
a cura di Paola Loreto

 

 

 

 


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