Konstantin M. Simonov
Aspettami e io tornerò 
 Aspettami ed io tornerò,
 ma aspettami con tutte le tue forze.
 Aspettami quando le gialle piogge
 ti ispirano tristezza,
 aspettami quando infuria la tormenta,
 aspettami quando c’è caldo,
 quando più non si aspettano gli altri,
 obliando tutto ciò che accadde ieri.
 Aspettami quando da luoghi lontani
 non giungeranno mie lettere,
 aspettami quando ne avranno abbastanza
 tutti quelli che aspettano con te.
 Aspettami ed io tornerò,
 non augurare del bene
 a tutti coloro che sanno a memoria
 che è tempo di dimenticare.
 Credano pure mio figlio e mia madre
 che io non sono più,
 gli amici si stanchino di aspettare
 e, stretti intorno al fuoco,
 bevano vino amaro
 in memoria dell’anima mia…
 Aspettami. E non t’affrettare
 a bere insieme con loro.
 Aspettami ed io tornerò
 ad onta di tutte le morti.
 E colui che ormai non mi aspettava,
 dica che ho avuto fortuna.
 Chi non aspettò non può capire
 come tu mi abbia salvato
 in mezzo al fuoco
 con la tua attesa.
 Solo noi due conosceremo
 come io sia sopravvissuto:
 tu hai saputo aspettare semplicemente
 come nessun altro. Traduzione di Angelo Maria Ripellino
 
 Poesia n. 200 dicembre 2005
 400 poeti del 900
 Crocetti Editore 2005