Anna Achmatova
 Fiaccata dai tuoi lunghi sguardi,
 io stessa ho appreso a far soffrire.
 Creata da una tua costola,
 come posso non amarti?
 Esserti tenera sorella
 è il legato di un fato antico,
 ed io sono diventata l’astuta, avida,
 dolcissima tua schiava.
 Ma quando, mite, mi abbandono
 sul tuo petto piú bianco della neve,
 come esulta e si fa saggio il tuo cuore,
 sole della mia patria!
1921
Traduzione di Michele Colucci
Anna Achmatova
 La corsa del tempo. Liriche e poemi
 a cura di Michele Colucci
 Giulio Einaudi Editore 1992
 
      
