Alejandra Pizarnik
La notte
 Della notte so poco
 ma di me la notte sembra sapere,
 e piú ancora, mi assiste come se mi amasse,
 mi ammanta di stelle la coscienza.
 Forse la notte è la vita e il sole la morte.
 Forse la notte è nulla
 e nulla le nostre congetture
 e nulla gli esseri che la vivono.
 Forse le parole sono l’unica cosa che esiste
 nel vuoto enorme dei secoli
 che ci graffiano l’anima coi ricordi.
 Ma la notte conosce la miseria
 che succhia il sangue e le idee.
 Scaglia l’odio, la notte, sui nostri sguardi
 che sa pieni di interessi, di incontri mancati.
 Ma accade che la notte ne senta il pianto nelle ossa.
 Delira la sua lacrima immensa
 e grida che qualcosa è partito per sempre.
 Un giorno torneremo a essere.
 Traduzione di Claudio Cinti
 
 
 Alejandra Pizarnik
 La figlia dell’insonnia
 traduzione di Claudio Cinti
introduzione di Enrique Molina; con uno scritto di Octavio Paz
Crocetti Editore 2015
 Nuova edizione nella collana Armonia