Aldo Nove

Io ti stringevo a me perché dovevo
frenare come il mare che scendeva
di luce dai tuoi occhi quella sera
che l’aria ci donava di frontiera
sapore mai sentito, alla stazione,
all’universo, e adesso… Oh Caterina,

ricordi in quella striscia come fummo
di terra vivi, l’esile secondo?
Allora un centro esatto costringeva
a rimanere sempre: eternità
si chiama quella bocca che baciavo,
e nulla il flusso sterile dei giorni.

Aldo Nove
Fuoco su Babilonia! Poesie 1984-1996
a cura di Gemma Gaetani; introduzione di Elio Pagliarani
Crocetti Editore 2003

 


COOKIES E CONDIZIONI D'USO DEL SITO
Questo sito utilizza solo cookies tecnici e analitici, anche di terze parti, al fine di offrire un servizio migliore agli utenti.
Per maggiori informazioni sui cookies accedi alla nostra Cookie Policy.
Dichiaro di aver letto e di accettare integralmente le Condizioni d’Uso del Sito.