• Pagine: 132
  • Prezzo: € 16,00
  • ISBN: 9788883064210
  • Data Uscita: 16/04/2024

“Ho fatto parte di una gioventù politica,” scrive De Luca nella sua prefazione, “che aveva dalla sua la quantità numerica e l’istruzione superiore, miscela che fu allora detonante. Ho fatto parte di una massa critica intransigente e perciò avversata con l’antico sistema delle prigioni. Cerco nei poeti il grido, non la serenata. Qui ci sono quelli che mi è capitato di raccogliere durante la mia già lunga durata. Mancano arbitrariamente tutti gli altri che chi legge potrebbe aspettarsi di trovare. La scelta è tanto occasionale quanto personale, lacunosa come si addice a chi, leggendo spesso, si è fatto un’idea di quanto ha tralasciato.” Così in queste “Poesie di lotta e di resistenza” incontriamo poeti e poetesse da Majakovskij a Katzenelson, da Pavese ad Achmatova, da Ferlinghetti a Sarajlić, da Eluard a Blas de Otero, da Vilariño a József. Nel grido cercato in questi versi scelti lungo i secoli e i continenti Erri De Luca attraversa sradicamenti, genocidi, la guerra, il carcere, la fuga, la fame, il neocolonialismo, la crisi climatica. E proprio per ciò in queste pagine è fortissima la presenza di ciò che rimane: la fratellanza, l’amore, il desiderio di continuare a cercare giustizia e a immaginare un destino migliore. Proprio come si legge in “Portogallo, mio rimorso” di Alexandre O’Neill: “Giorni che passi nello scolo dei sogni/ dove il sordido dà la mano al sublime/ dove vedi quel tanto ch’è necessario e impari/ che solo in mezzo agli uomini e per loro/ vale la pena di sognare”. E da ultimo, certo, rimane la parola.

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