Pierluigi Cappello
Nel nome
 Io, riconosciuto nudo, risalito lungo le cicatrici
 dalla conoscenza della tua bocca, ti schiudo alla mia
 come un’alba, un riparo
 nel respiro della forza deposta;
 ogni giorno aggiungo una morte alla mia vita
 e ogni giorno il tuo nome ha più significato
 duttile sulla mia lingua
 e l’ombra versata la sera sulla soglia
 il minuto posato nell’attesa
 ci libera dalla morte ereditata;
 era aprile e pensavo di essere
 più piccolo del firmamento,
 che non sei tu, non sono io
 lo splendore di un sentiero tracciato
 dentro il mio nome e il tuo.
 
  Poesia n. 236 Marzo 2009
 Pierluigi Cappello 
 Mandate a dire all’imperatore
 Crocetti Editore 2009
 
      
