Gesualdo Bufalino
Improvviso d’amore
 Losanghe di cieli, cieli di gesso,
 vecchio terrore che indosso ogni giorno;
 muraglie da cui sempre mi ritorna
 questa mia strenua voce d’ossesso;
 e libri, voi, paradisi dipinti,
 reticolati d’assurdo quaderno,
 trionfo e sbarre di carcere eterno,
 fughe immobili e nero labirinto:
 oh mescetevi, carte, firmamenti,
 memorie; fate rissa entro di me,
 e inventatemi un nome, un altro viso.
 Ora che lei m’ha parlato alla mente,
 lei nel suo scialle di sposa di re,
 con gli stupori e i corrucci e le risa…
 Poesia n. 300 Gennaio 2015
 Numero speciale. L’amore in versi
 Fondazione Poesia Onlus 2015
 
 
      
