Guy Goffette
 Lazzaro e il ricco Epulone
 Jacopo Bassano, 1540
III
 È una fine giornata
 come tutti ne abbiamo conosciute:
 le cose sono al loro posto, il mondo
 potrebbe rovesciarsi, il quadro,
 il soggetto,
 niente cambierebbe aspetto – a meno che,
 come qui,
 il figlio di Jacopo, il pittore,
 non scivoli tra la scena e il pennello
 e non se ne resti là, con gli occhi grandi
 aperti
 sull’angolo più scuro, questa sorda follia
 che non può accettare né rifiutare:
 l’indifferenza dei vivi
 per i vivi – e se interroga il vuoto,
 è come se cercasse di che riempire
 la notte e gli occhi di Lazzaro
 al tempo stesso.
Poesia n. 197 Settembre 2005 
 Guy Goffette 
 “Dubitare che la terra esista”
 a cura di Chiara De Luca
 Crocetti Editore 2005