Daniele Piccini
 Ti porto via
 dalla plancia di comando
 di questo cimitero
 che prende il mare.
 Vecchia cellula erosa
 abituata ai venti,
 ne guido l’abside di vedetta.
 Tu nel ponte, sottocoperta, primo
 mio viaggiatore amato,
 a cui devo l’onore del viaggio.
 Non ti proteggerò dal lungo buio
 delle notti,
 ma sarò lucciola perenne che brucia
 con la tua,
 sfarfallando negli anni.
 La terra si è ricoperta di fiori,
 e io guido la carica della nave
 su cui ti sei imbarcato senza dirmi
 neanche “ciao” (e lo avresti voluto,
 anche per essere un’ultima volta mio).
  Canzoniere scritto solo per amore
 Editoriale Jaca Book 2005    
 
      
