Salvo Basso

Avu lassatu
u compiuter ddumatu
scurdatu ccà
so scrittura senza
fogghi –
paroli ca nun senti
ca caminunu
nall’aria
a ddà ppì na
sbagghiata si o
pperdunu.
Ma u cielu è ranni
e fforsi si ricogghi.

Avevo lasciato / il computer acceso / dimenticato con la / sua scrittura senza / fogli – / parole che non senti / che camminano / nell’aria / e lì per un / errore si / perdono. / Ma il cielo è grande / e forse le raccoglie.


Poesia n. 303 Aprile 2015
Salvo Basso. Un pensiero che non finisce
a cura di Anna De Simone

 

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