Mario Luzi

Pasqua?, sì, Pasqua, –
ti è data ancora.
Dal nero
adesso, dal concavo
le arriva
quel vociante murmure,
la tiene sveglia
quell’ansito –
è l’aria, questa, o l’oceano?
Fatica,
sente, dell’etere
e del mare
in quelle inquiete masse,
in quegli
oscuri
profondissimi commovimenti
e conosce
quell’afono
e ciclonico ricominciamento
del tempo da se medesimo…
e, sì, sono pronta,
evento io stessa, o che altro?
Sono viva e mi raggiunge la vita,
sono donna
e mi sopravviene,
nuova, la muliebrità
nell’azzurro grembo.
O resurrezione, resurrezione di quel che è – pensa
nel suo pensiero dove la morte manca.

Mario Luzi
Frasi e incisi di un canto salutare

Garzanti Editore 1990


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