Cintio Vitier

Ultimo canto nuziale

Ma se infine vieni, spoglia
dei tuoi fiori nuziali, nell’ora
in cui tutto il mondo si disfiora
e lo sguardo di cenere si copre;

se allora, con la bocca gelata
dal tramonto postumo che divora
ogni illusione e fatalmente incorona,
se mi dici all’orecchio: sono il nulla,

ti dirò grazie di lasciarti vedere
e abbracciarti nuda, d’essere mia
seppure nell’istante che ti perdo;

e dormirò nel letto che il mio cuore
ha fatto, sognando che la morte
è il tuo ultimo velo, poesia.

Traduzione di Nicola Licciardello

Poesia n. 276 Novembre 2012
Cintio Vitier. La sposa poesia
a cura di Nicola Licciardello
Fondazione Poesia Onlus 2012

 


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