Fernanda Romagnoli

Bilancia

E più spesso la notte, quando scorre
senza difesa il rivolo dell’anima,
ecco – si leva un vento
fuori stagione, come questo in sonno
sento baciare i muri della casa,
fra bisbigli di nidi e di fogliami
già trapassati: e invasa mi sorprende
di fantasmi d’amore, con ludibrio
e gaudio insostenibile. Ché ormai
già l’autunno s’appresta
e la rondine già scruta la rotta.
E pende fra uno sciame alto di stelle
dall’abisso notturno la Bilancia:
sopra il vivere mio lucida, esatta,
non turbata da venti,
in equilibrio
fra il cielo già trascorso e quel che resta.

Fernanda Romagnoli
Il tredicesimo invitato

Aldo Garzanti Editore 1980


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