Guy Goffette

I bambini che s’insinuano tra le nostre
parole
come un punto e virgola, sanno tutto
e si ricordano della nostra fatica
di dire la vita che passa e di come
l’amore
è difficile. Insinuano cantando un dito
leggero
nella scollatura del mondo che ci copre
poi si fermano con la guancia contro
l’orecchio del gatto
con un viso grave e chiuso così in fretta
da farci perdere l’equilibrio, gettarci
fuori dal tempo,
d’un tratto muti come accanto a un pozzo
colmo di parole
mentre si arrotonda, vera dei nostri
giorni,
delle nostre vane parole, la pupilla
del gatto.

Poesia n. 197 Settembre 2005
Guy Goffette
“Dubitare che la terra esista”
a cura di Chiara De Luca
Crocetti Editore 2005


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