Daniele Piccini

Prima e dopo le venute si sta,
le braccia aperte, come
disabitati rami,
nessuno ci fa il nido, ci si accosta.
Si teme sotto il cielo
che non accada nulla,
fino alla fine del tempo più nulla.
Intanto scorrono notti,
un telaio ronzante,
e cani abbaiano, escono stelle
come non importasse –
da ogni punto la ferita soffiante.

Daniele Piccini
Altra stagione

postfazione di Paolo Lagazzi
Nino Aragno Editore 2006


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