Aldo Nove

Maria

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E non c’erano lenzuola di seta
ma alta nel cielo la stella cometa
vi avvolgeva di luce nella brulla
nottata che ti trasformava in culla

e il cielo che cingeva in un abbraccio
il tuo corpo di bimba nell’addiaccio
di quella stalla che scioglieva il ghiaccio
del mondo per tua grazia. Era uno straccio

che cingeva la testa del bambino
immensamente piccolo e divino:
lì non c’erano lenzuola di lino,
ma più dolce la stella del mattino

vi copriva col manto della volta
celeste. E il bimbo non aveva veste:
nel tuo respiro celebrava feste,
e il suo respiro era la tua raccolta,

e il tuo sangue mischiato al suo l’inizio
universale dello sposalizio,
ed ogni tua carezza il suo confine,
ed ogni suo sorriso le mattine

d’attesa, ed i segreti, e gli stupori
che dentro te con lui erano usciti,
fluire dirompente degli amori
che gli occhi tuoi avrebbero riuniti

in uno sguardo di sguardi infiniti.
E allora il cielo scese nel tuo seno,
ed il tuo abbraccio era l’arcobaleno.
Ed abbracciato a te Dio era sereno.

Da Aldo Nove, Maria, di prossima pubblicazione
per i tipi di Einaudi Editore

Poesia n. 212 Gennaio 2007
Aldo Nove
Maria

a cura di Andrea Cortellessa
e Daniele Piccini
Crocetti Editore 2007


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