Tristan Corbière

All’Eterna Signora

Manichino ideale, pezza da logoro,
Eterno Femminile! … lisciati i velluti;
e vienimi addosso, quando ti dirò che è ora,
dimostrami come piace a voi, eletti decaduti.

Fa’ peggio, e per noi manda la gioia alla malora,
scalpita con piede leggero per gli ardui sentieri.
Dànnati, puro idolo! e ridi! e canta! e implora,
amante! E crepa d’amore! … ai nostri perduti ieri.

Donna di marmo! in foia! svolazza! … sii riflessiva.
Maîtresse, carne mia! fatti vergine e lasciva…
feroce, santa, e bestia, in me cercando un cuore…

Sii femmina dell’uomo, e pure la sua Musa, o dama,
del poeta che bramisce in Alma, in Lama, in Fiamma!
Poi – quando ronferà – vieni a prenderti il vincitore.

Traduzione di Luca Salvatore

Poesia n. 325 Aprile 2017
Tristan Corbière. Dandy e distruttore
a cura di Roberto Rossi Precerutti

 

 

 

 


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