Daniele Piccini

Un soffio nel creato, senza centro,
che non leghi più altri alla catena
ma produca una maternità oscura
per le bestie smarrite, per le specie,
generi nuovamente ciò che c’è,
lo sollevi e distolga dal terrore.
Lascia che si riformi per passione
una bolla senza più genitura
che le accolga tutte quante le cose
orfane e smenticate, che le medichi,
le rialzi per essere mandate
libere nella favola di grani,
di girasoli che più non si bruciano,
di tempeste imminenti, ferme al soglio.

Poesia n. 293 Maggio 2014
Daniele Piccini. Inizio fine
a cura di Giancarlo Pontiggia

 

 



 

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