Umberto Saba

Lettera

Ti mando, amico, due poesie che sono
ultime voci d’uno sulla terra,
legate a un filo che la guerra rompere
non può, né giovanile il tuo delitto.

Se ti piacque, per noi dattiloscritto
sogno mediterraneo, quell’azzurro
fascicolo che in dono
ti lasciavo partendo, oggi tu, buono,
le aggiungi a quelle a Telemaco. In breve,
spero, ci rivedremo. Il tuo delitto
non è grave: è di avermi un po’ scordato.

Poesia n. 220 Ottobre 2007
Il paradosso di Umberto Saba
a cura di Salvatore Ritrovato
Crocetti Editore 2007


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