Daniele Piccini

È dicembre, è gennaio quando torno,
dalle porte mi appari trascorsa
da un vento che non dà luce sul fare
del giorno: senza vita,
confusa nel tremore –
nemmeno i cani abbaiano a chi viene.
Stanotte, a un passo dal chiaro,
ancora inverno, inverno alto e duro
per sapere di te.
Aprimi adesso
di nuovo una stagione,
un ingresso nel fondo

delle stelle,
fuoco prima dei lumi.

Rumori di autocarri sul viadotto –
sono nel cuore del primo che si alza
e ti vede, sono e non sono lui,
perduto dentro i segni
di adolescenza spenti nel sangue.
Busso al tuo ventre non più lunare, chiuso,
e tu, nella mestizia
di essere ancora,
apri come se fosse
tuo figlio che torna, e nessuno
lo sa.

Poesia n. 218 Luglio/Agosto 2007
Daniele Piccini
Una stagione al Limbo

a cura di Paolo Maccari
Crocetti Editore 2007


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