Kostas G. Kariotakis

Noi siamo cetre…

Noi siamo cetre un poco sgangherate.
Il vento, quando passa sulle corde,
come catene sospese, risveglia
dei versi, dei rumori dissonanti.

Noi siamo antenne un poco singolari.
Come dita s’innalzano nel caos,
in cima ad esse echeggia l’infinito,
ma ben presto cadranno giù, spezzate.

Noi siamo sensazioni un po’ disperse
senza speranza di concentrazione.
Nei nostri nervi tutto si confonde.

Ci duole il corpo, duole la memoria.
Ci scacciano le cose, e la poesia
è il rifugio che sempre più invidiamo.

Traduzione di Filippomaria Pontani

Poesia n. 200 Dicembre 2005
Crocetti Editore 2005


COOKIES E CONDIZIONI D'USO DEL SITO
Questo sito utilizza solo cookies tecnici e analitici, anche di terze parti, al fine di offrire un servizio migliore agli utenti.
Per maggiori informazioni sui cookies accedi alla nostra Cookie Policy.
Dichiaro di aver letto e di accettare integralmente le Condizioni d’Uso del Sito.