Paolo Bertolani

Dopo la compagnia

Da un fondo di pietre e ulivi
a via Astore Tanca, un fiore o una
foglia in bocca per sentirsi più
quieti e in buona sintonia con i viottoli
e l’aria, cantando poi, come non è
dal tempo della gioventù
– e fino al totale
insediamento della luna.

Poi si rincasa. Quasi con rabbia
ci salutiamo. E quel dito di strada – manna
dai camini, dai muri delle case una dovizia
di colori estenuati,
mirabili lavori del salino – si fa
così strano. Ed anche chiamarsi
adesso, avere un nome,
con questa pace in giro
tanta luna
da questo belvedere

dopo la compagnia.

Poesia n. 215 Aprile 2007
Paolo Bertolani
La forza dell’umiltà

a cura di Paolo Lagazzi
Crocetti Editore 2007


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