Seamus Heaney
Poppante

Quel verde greve nutrito dall’acqua
John Montague

A scuola amavo il verde greve di un dipinto:
orizzonti cosparsi da braccia e vele di mulini.
Le sagome immobili dei casolari. La loro stabilità
ancor più stabile quando riflessa dai canali.
Non ricordo tempo in cui non conoscessi
l’idraulica implicita in una terra
di glar e glit e inondazioni allo “svanire-giorno”.
La mia speranza sabbiosa. I miei bassopiani mentali.
Pesantezza del vivere. E la poesia
torpida nella bonaccia di quel che accade.
Io che aspetto fin quasi a cinquant’anni
per credere ai prodigi. Come l’albero-orologio di lattine
eretto dagli stagnini ambulanti. Tanto perché l’aria
si accendesse, l’ora fosse incanto e il cuore leggero.

Da Veder cose (1991)

Traduzione di Massimo Bacigalupo

Poesia n. 240 Luglio/Agosto 2009
I settant’anni di Seamus Heaney
a cura di Massimo Bacigalupo


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